18 ottobre 2012

Riviste per nulla scientifiche

Per selezionare i futuri professori universitari è necessario avere dei parametri quanto più possibile oggettivi e incontestabili, come presentare un certo numero di lavori scientifici, diversi a seconda del settore e pubblicati su una serie di riviste. Questo «patentino» è indispensabile per partecipare ai concorsi per le cattedra. Anche questo sistema però non offre la garanzia assoluta di selezionare sempre e solo i migliori, ma è un primo passo per uscire dalla logica dei concorsi pilotati. Per svuotare di significato i nuovi meccanismi selettivi di oggettività scientifica, l'elenco delle riviste da accettare come congrue per le pubblicazioni dei candidati è stata allargata. Il Tar del Lazio ha ordinato all'Agenzia di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca una verifica sulle carte. Nella lista delle pubblicazioni «scientifiche» c'erano infatti Il Sole 24 Ore, Etruria oggi , Fare Futuro Web Magazine , la Rivista del clero italiano, il Mattino di Padova , Yacht capital, La vita cattolica di Udine e poi Airon, Suinicoltura e via così. L'Anvur ha fatto sapere che, dopo avere contato 15.998 riviste, ha sfrondato l'elenco, pervenendo al numero finale di 12.865 riviste considerate scientifiche in almeno un'area. Le riviste eliminate sono quindi 3.133, sulle quali sono stati pubblicati da aspiranti professori ben 183.348 articoli. Nonostante lo sfrondamento, restano in elenco le riviste Alta Padovana del Comune di Vigonza, Delitti di carta, Andersen-Il Mondo dell'Infanzia, l'Annuario del liceo di Rovereto, Il commercialista veneto , Cineforum , il mensile del Centro San Domenico, La regione Abruzzo , notizie del municipio di Livorno, il Trentino , Cronache parlamentari siciliane e Stalle da latte. Fonte: Gian Antonio Stella, Corriere della Sera, 17 Ottobre 2012, pag. 1, 25. Commento: che schiefo, amisci...

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