24 novembre 2009

GUARDO I MIEI OCCHI (Sibilla Aleramo)

Guardo i miei occhi cavi d’ombra

e i solchi sottili sulle mie tempie,

guardo, e sei tu, mio povero stanco volto,

così a lungo battuto dal tempo?

Mi grava l’ombra d’un occulto sogno.

Ah, che un ultimo fiore in me s’esprima!

Come un’opaca pietra

non voglio morire fasciata di tenebra,

ma d’un tratto, dalla radice fonda,

alzare un canto alla ultima mia sera.

Di Sibilla Aleramo, da "Selva d’amore"(1947)

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