05 dicembre 2007

La ballata dell'amore cieco (De André)

Un uomo onesto, un uomo probo
- tralalalallatralallalero -
s'innamorò perdutamente
d'una che non lo amava niente.
Gli disse "Portami domani"
- tralalalallatralallalero -
gli disse "portami domani
il cuore di tua madre
per i miei cani".
Lui dalla madre andò e l'uccise
- tralalalallatralallalero -
dal petto il cuore le strappò
e dal suo amore ritornò.

Non era il cuore non era il cuore
- tralalalallatralallalero -
non le bastava quell'orrore
voleva un'altra prova
del suo cieco amore.
Gli disse "Amor, se mi vuoi bene"
- tralalalallatralallalero -
gli disse "Amor se mi vuoi bene
tagliati dei polsi le quattro vene".
le vene ai polsi lui si tagliò
- tralalalallatralallalero -
e come il sangue ne sgorgò
correndo come un pazzo da lei tornò.
Gli disse lei ridendo forte
- tralalalallatralallalero -
gli disse lei ridendo forte
"L'ultima tua prova sarà la morte".

E mentre il sangue lento usciva
e ormai cambiava il suo colore
la vanità fredda gioiva
un uomo s'era ucciso per il suo amore.
Fuori soffiava dolce il vento
- tralalalallatralallalero -
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato
quando a lei niente era restato
non il suo amore, non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.

Di Fabrizio De André, tratta da "Tutto Fabrizio De André" del 1966

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