21 luglio 2006

La casa della Gjave (Mario Benedetti, 2004)

Sono finiti gli anni della casa,
anche quelli che si pensava fossero ancora lì
con abeti, la bicicletta che tenevano su.

Ci sono un ragazzo e una donna
nei movimenti che si rompono senza dolore
lungo quello che è il loro cortile.

C'è dell'erba di là, come non saprei dire,
sotto gli alberi che fa un po' di prato.
Come le viti sono i legni secchi dei rovi,
qualche foglia strana dei rovi.

Sono un fiore che cresce più di quello che possa,
di quello che è a toccarlo.
Come quando si dice "mi hai portato dei fiori",
e sono solo dei poveri fiori.
Come quando si dice "così sono stati i poeti".

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