25 gennaio 2006

Non partire, mio amore, senza avvertirmi (Tagore, 1913)

Non partire, mio amore, senza avvertirmi.
Ho vegliato tutta la notte e ora i miei occhi
sono pesanti di sonno.
Ho paura di perderti mentre dormo.
Non partire, amore mio, senza avvertirmi.

Mi sveglio e stendo le mani per toccarti. Ti sento
e mi domando: “È un sogno?”
Oh, potessi stringere i tuoi piedi con il mio cuore
e tenerli stretti al petto!
Non andartene, mio amore, senza avvertirmi.

Da Il Giardiniere, 1913

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