19 marzo 2009

Quarantenne, uno splendido cervello

Cervello, uno splendido quarantenne
La vita «ricomincia a 40 anni», si dice, ma quella cerebrale, al contrario, comincia a declinare. È infatti all’età di 39 anni, per la precisione, che il cervello raggiunge l’apice delle sue prestazioni quanto a velocità, lucidità, ricettività, per poi cominciare a perdere colpi. Autori della scoperta, in uno studio pubblicato su «Neurobiology of Aging», sono alcuni ricercatori del Semel Institute for Neuroscience and Human Behavior dell’University of California che hanno indagato sul rapporto tra efficienza del cervello e degradazione della mielina, guaina che protegge e ricopre le fibre nervose. È proprio la progressiva degradazione di questa sostanza – che funge da isolante nei riguardi della conduzione degli stimoli nervosi, rendendo veloce e preciso il passaggio delle informazioni tra le fibre nervose – a spiegare, secondo gli scienziati, il calo del rendimento cerebrale a livello di velocità nell’elaborazione delle informazioni.
Per giungere a queste conclusioni gli studiosi hanno valutato l’efficienza e la prontezza cerebrale di un campione di uomini dai 23 agli 80 anni con un metodo molto semplice: la rapidità con cui ciascun individuo riusciva a picchiare il proprio indice su di un tavolo. La velocità di un movimento dipende infatti da quella con cui le fibre nervose trasmettono al cervello l’informazione, a sua volta correlata all’integrità della mielina. Le osservazioni eseguite durante i test con risonanza magnetica hanno confermato il nesso tra velocità del movimento e condizioni della mielina, evidenziando nei soggetti di 39 anni il picco di questa capacità. «Gli studi hanno dimostrato che il processo di rottura e riparazione della mielina si verifica di continuo all’interno del nostro cervello – afferma George Bartzokis, a capo del team di ricerca – ma in età avanzata si inizia a perdere la battaglia di riparazione».
La scoperta potrebbe, dunque, favorire la prevenzione di diversi disturbi cerebrali degenerativi attraverso lo studio di terapie volte a preservare gli strati di mielina. A questo proposito va sottolineata l’importante azione protettiva nei confronti del sistema nervoso da parte delle vitamine del gruppo B, e in particolare della vitamina B12 che interviene nella sintesi e nei processi di rigenerazione della mielina.



L'articolo originale sul sito di Supradyn Tabs (http://www.supradyn-tabs.it/energia-per-pensare/cervello-uno-splendido-quarantenne.html).

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