23 novembre 2008

Un weekend davvero davvero denso

Sabato sera siamo stati a vedere “DISNEY LIVE! IL MAGICO SHOW DI TOPOLINO” al PalaSharp di Milano. “Una combinazione unica di personaggi Disney e brillanti illusionisti per portare in scena un nuovo spettacolo dal vivo che saprà entusiasmare i bambini di tutte le età.
“Disney Live! Il Magico Show di Topolino” riesce a fondere la magia dei leggendari film Disney in una rappresentazione unica dal vivo: gli umili vestiti di Cenerentola si trasformano, in un batter d’occhio, in uno splendido abito da sera; la principessa Jasmine di Aladdin si alza (quasi) in volo; le scope incantate che danzano in Fantasia sollevano Minnie.” E molto altro.


Ai bimbi è piaciuto, ai grandi così così.




Domenica mattina, invece, abbiamo assistito alla proiezione di Bolt. La recensione di mymovies.it:
“Bolt è il cane-attore perfetto, per lui non esiste differenza tra set e vita, tra realtà e finzione, Bolt è davvero convinto di essere un supercane frutto di un esperimento scientifico come il personaggio che interpreta. La sua missione nella serie tv, e quindi nella vita, è molto simile a quella di qualsiasi cane: difendere il padrone, che nel caso specifico è una bambina.
Dopo averlo fatto in molteplici ciak, però, il caso porterà Bolt fuori dalla campana di vetro dei grandi studios, nel mondo reale dove i suoi cinematografici superpoteri non funzionano, alla disperata ricerca della padrona.
Sballottato dall'altra parte degli Stati Uniti dovrà compiere un prodigioso (nonché istruttivo) ritorno a casa come già un'altra star canina del cinema fece decenni prima.


Dopo Chicken Little, la Disney torna a fare un cartone in computer grafica seguendo il percorso (tecnico) segnato da Pixar e Dreamworks ma mantenendosi sui binari (di contenuto) che storicamente gli appartengono.
Così Bolt è un film della Disney nel senso più classico, un cartone in CG che rinnega tutta l'innovatività portata nell'animazione e rifiuta un contenuto che sia in grado di soddisfare anche un pubblico più adulto, grazie a più livelli di lettura come quello della Pixar o grazie ad un umorismo irriverente e demenziale come quello della Dreamworks.
La differenza si sente in un film che semplifica tutto, specialmente i personaggi. Come recitano le regole d'oro della Disney gli animali antropomorfizzati hanno un carattere che deriva dall'impressione che abbiamo dell'atteggiamento della loro specie o razza e non una personalità propria, sono davvero stereotipi e mai personaggi veri. Se si trattasse di esseri umani si griderebbe al razzismo.
Quello di Bolt quindi è davvero il buon vecchio mondo Disney, quello davanti al quale i bambini ridono solleticati nella maniera più immediata e gli adulti che li accompagnano sorridono lieti dei simpatici e rassicuranti contenuti acquietati che i loro pargoli ricevono.
C'è una canzone, c'è una parabola morale molto semplice e usurata [il vero eroismo è la normalità] e dinamiche affettive che più basilari ed empatiche non si può (l'amore tra padrone e cane). Ci si chiede tuttavia quanto il piccolo mondo antico Disney, che ha saputo squassare il cinema fino agli anni '70 e che si è stancamente ripetuto con risultati altalenanti di lì in poi, possa oggi soddisfare i “nativi-Pixar”, cioè quei bambini cresciuti con prodotti animati che li hanno trattati e continuano a trattarli con più rispetto.”
Concordo pienamente.


Dopo il film, siamo usciti a pranzo con Nonno Sandro e, più tardi, siamo andati a festeggiare - in ritardo - il compleanno di Nonno Gigi. Che super-fine-settimana!!

Nessun commento: